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Visualizzazione dei post da ottobre, 2025

Entanglements

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Domenica scorsa ho visitato Entanglements , la mostra personale dell'artista giapponese Yuko Mohri (1980). Era un bel pomeriggio d'autunno, di grandi colori e sole, il primo giorno al cambio dell'ora. Di queste sue "sculture cinetiche site-specific" mi è piaciuta più di tutte Moré Moré variazione Flow2 , una installazione composta da tubi, sbarre e oggetti d'uso comune attraverso cui un rivolo d'acqua produce il movimento di un cimbalo - a rievocare le riparazioni improvvisate a seguito delle perdite di acqua nelle linee metropolitane di Tokyo. Si capisce bene il significato della parola connessione , di cavi e bobine, sottilissimi fili di nylon ed elettrodi che si infilano a registrare il decadimento organico di alcuni frutti per poi riprodurlo su uno schermo a barre, un pianoforte che suona da solo, con un preciso scarto temporale (incertezza, pensiero?), al ricevimento di impulsi da un video di onde marine sulla spiaggia Belle-Ile de pluie (1886, Claude...

Un estratto

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da "Suzanne", di D.Belloc.  Ringrazio la casa editrice per l'invio dell'opera. "I capelli di Suzanne sono grigi, quasi bianchi. Si è fatta la permanente. Sotto gli occhi piccole rughe orizzontali e verticali, sulle mani delle macchie brune. Hanno aperto un album di fotografie con la copertina di similpelle marrone. Suzanne dice che nella foto dovrebbe avere quattro anni, la donna ventitré e l’uomo forse venticinque. Era il 1933, a Vertbreuil, un paese di una decina di baracche non lontano da Sables-d’Olonne. Dice: Lui, era Nazaire. Non sapeva leggere né scrivere, non parlava molto, era un po’ rozzo, ma con le mani sapeva fare di tutto: costruire oggetti, riparare, tutto. Era un genio, Nazaire. I suoi genitori, non li ho conosciuti. Un giorno sono partiti per il Sudamerica, lasciando il bambino in una fattoria a badare alle mucche, aveva nove anni. E poi più nessuna notizia, a parte una lettera per la nascita di suo fratello Léonce e un’altra per la nascita di Val...

Una fotografia dalla collezione Balene

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Balene /2di7 ٠ 310525 2917x2917, colore, filtrata grafite, (Galaxy A52) StefaniaDeBiasi٠ stampa su carta fotografica lucida 15x15 ٠ Penna gel cancellabile arancione, carta da lucido. Parole: bestiario / fiabe della buonanotte / pesci piccoli e grandi / devoraccontartidellebalene // what is Nature in the city / paesaggio e biodiversità / rewildening

Adriano Olivetti a Cermenate

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Sabato pomeriggio sono tornata in certi luoghi miei antichi per visitare l'asilo Garbagnati a Cermenate, il primo progetto (1935-37) di Cesare Cattaneo appena laureato. Nelle vetrate passava il tempo atmosferico di pioggia e quel freschetto brianzolo tutto autunnale. L'edificio è da qualche tempo oggetto di un intervento di restauro - promosso dagli eredi Cattaneo e dalla direzione regionale Beni Culturali - che ha per scopo la conservazione e la restituzione al pubblico di questo importante esempio di razionalismo architettonico.  Gli spazi dell'ex asilo saranno dedicati a mostre ed eventi culturali. Sino al 26 ottobre i locali già sistemati ospitano la rassegna Architetture olivettiane, una selezione espositiva di disegni e documenti a testimoniare l'impegno e la passione per la progettazione e la realizzazione di strutture residenziali che ha sempre caratterizzato una delle tante anime di Adriano Olivetti. A illustrare alcuni progetti, tra cui l'affascinante ...

L'emicrania

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Ho terminato in fretta questo libricino raffinato, sottile riflessione sulla gioventù e su ciò che comunemente chiamiamo percorso di vita. È bello quando certe piccole letture riescono ad aprirsi e chiudersi nel giro di poche ore, significa che sono state capaci di arrivare all'osso. Giunge a noi “L’emicrania” di Antonio Alatorre (Autlán de la Grana 1922 / Mexico City 2010), eclettico e coltissimo filologo, saggista, critico letterario e traduttore messicano – che mai si era misurato e mai più si misurò con un’opera di narrativa – tramite i figli, artefici di questo recupero postumo. Poco più di cento pagine urgenti (e incompiute) per raccontare un episodio di dejavù che durante una siesta in giardino colpisce Guillermo, una sorta di alter ego di Alatorre. Questo gioco di rifrazioni, da cui poi il protagonista viene risvegliato per grazia della moglie, scesa in giardino a offrire al marito scrittore e professore un gin tonic di fine pomeriggio, riporta il Guillermo/Alatorre agli an...