Entanglements
Domenica scorsa ho visitato Entanglements, la mostra personale dell'artista giapponese Yuko Mohri (1980). Era un bel pomeriggio d'autunno, di grandi colori e sole, il primo giorno al cambio dell'ora. Di queste sue "sculture cinetiche site-specific" mi è piaciuta più di tutte Moré Moré variazione Flow2, una installazione composta da tubi, sbarre e oggetti d'uso comune attraverso cui un rivolo d'acqua produce il movimento di un cimbalo - a rievocare le riparazioni improvvisate a seguito delle perdite di acqua nelle linee metropolitane di Tokyo. Si capisce bene il significato della parola connessione, di cavi e bobine, sottilissimi fili di nylon ed elettrodi che si infilano a registrare il decadimento organico di alcuni frutti per poi riprodurlo su uno schermo a barre, un pianoforte che suona da solo, con un preciso scarto temporale (incertezza, pensiero?), al ricevimento di impulsi da un video di onde marine sulla spiaggia Belle-Ile de pluie (1886, Claude Monet). Fino alla riflettere su ciò che significa rivoluzione con l'opera You Locked Me Up in a Grave, You Owe Me at Least the Peace of a Grave, composta da una scala a chiocciola, quattro altoparlanti di foggia postbellica e delle sorgenti sonore che sfruttano i principi dell'effetto Doppler.
Collegamento qui / Hangar Bicocca

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